Tra la preistoria e il 1800 la vita media dell’adulto europeo si è allungata di poco: se escludiamo la mortalità infantile e le pestilenze, è passata dai circa 55 ai circa 60 anni.
Dai primi anni del 900 (guerre permettendo) diventa normale campare fino a 75 anni.
Oggi la speranza di vita alla nascita è 80,8 anni per gli uomini e 85,2 per le donne.
Il merito è delle cure, certo, ma prima delle cure serve la diagnosi: se le misure sono sbagliate, la cura ti può uccidere.
Il merito è anche del cibo, dell’igiene, del comfort termico. Ma oggi l’alimentazione sta peggiorando, facciamo poco moto, subiamo l’inquinamento e siamo molto più stressati.
Ovviamente: non ti basta arrivare a cento, la questione è arrivarci bene.
Per la nostra idea di longevità non ci basta “morire dopo”; morire dopo aiuta, ma l’importante è invecchiare bene non trovi?
Il problema è proprio questo: mentre l’aspettativa di vita aumenta, quella di vita in salute, per la prima volta ha cominciato a diminuire dall’anno 2000 e da allora continua a calare.
Già tra gli anni 2005 – 2013 è stato documentato che a fronte di un continuo aumento della durata della vita media da 80,8 a 82,8 gli anni di vita in salute sono drammaticamente diminuiti da 67,2 a 61,4

Questo tema mi sta particolarmente a cuore perchè troppo spesso è sottovalutato e altrettanto poco raccontato.
Noi italiani ci si fa vanto di essere una tra le popolazioni più longeve, ed è così, anche grazie alle cure farmacologiche moderne che continuano a migliorare e questa è una buona notizia, lo è meno per l’ appunto quando si guarda alla prospettiva di quanti anni vivremo in buona salute.
Vi invito ad approfondire l’ argomento leggendo questo articolo del sole 24 ore, ben fatto e dettagliato. https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/09/09/quanti-anni-buona-salute-possiamo-aspettarci/
Oggi l ‘impatto delle patologie croniche sta diventando ingestibile e ci proietta sempre più in una nazione di anziani, ma di persone anziane malate che si ammalano sempre di più in età precoce.
Qui potete vedere un grafico piuttosto eloquente



Tuttavia il tema è articolato e complesso, se ci tenete a saperne di più vi invito a scaricare e leggere questo documento dell’ osservatorio sulla salute
che descrive il quadro nella sua complessità. Il dato che mi ha impressionato di più è che quasi il 40% di tutta la popolazione italiana ha almeno una patologia cronica.



Non sono di certo dati incoraggianti, tuttavia quello che posso dirvi io è che non è un destino inevitabile, sappiamo chiaramente come evitare questa tendenza, la modifica del nostro stile di vita è sostanzialmente l’unico vero elisir di lunga vita in salute.
Come interpretarlo al meglio è una delle mie personali passioni, posso contribuire anche a modificarle il tuo se davvero lo desideri. La macchina uomo è così affascinante, sicuramente complessa e altrettanto efficiente.
Se gli proponiamo la direzione giusta in qualsiasi momento della nostra vita lei risponde… non tocca a me dirvi che prima si comincia…
Vi lascio con un concetto che mi sta a cuore, ovvero in un mondo dove ci viene proposto di impegnarci per toglierci di dosso qualcosa, nello specifico il grasso in eccesso, io vi dico che non è questa la via maestra, malattie croniche e invecchiamento sono innanzitutto facilitate da una massa magra insufficiente e da un altrettanto poco utilizzo della nostra muscolatura, ove questa sarà correttamente mantenuta e stimolata il grasso in eccesso è sempre sotto controllo.
“Un animo grande disprezza la grandezza e preferisce la moderazione agli eccessi; quella è utile e vitale, questi, invece, nocciono, proprio perché sono superflui.”
LUCIO ANNEO SENECA
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